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"Emigrazione e Imperialismo" ed "Emigrazione e Unità Operaia", i due libri di Paolo Cinanni uniti in questa pubblicazione, sono ancora oggi punti di riferimento per l'analisi dell'emigrazione italiana intesa come grande "questione nazionale". Secondo Cinanni, i fenomeni migratori di massa non sono altro che effetti e occasioni di riproduzione dell'imperialismo e la trasformazione di contadini emigrati in operai delle grandi metropoli porta con sé la possibilità di riscatto solo se si raggiunge l'unità. Tra questi due poli si sviluppa la sua indagine. L'unità operaia come strategia affinché la conquista di diritti paritari rendano i lavoratori immigrati meno redditizi per il capitale industriale-finanziario dei paesi e delle aree di arrivo, così che si possa anche ridurre il deflusso di capitale umano, lo spopolamento delle aree di esodo, e recuperare condizioni di riequilibrio tra centri e periferie nazionali e globali.