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"Oscar, infaticabile studente di hindi a Benares (India) ed "asceta free lance", nella sua "misoginia" non deve conquistare nessuno e dunque indugia meravigliosamente in casa con le mutande lente (e dovreste vedere la casa...). Oscar non può non rimandare quel senso di rilassatezza di chi dimostra, quotidianamente, che si può fare a meno quasi di tutto, che non sia necessario correre per alcuna ragione ma sia sufficiente imparare ad essere. Sia come sia la mente di Oscar non ozia, non sempre almeno e continua a produrre racconti (qui ne offriamo una prima selezione) ambientati a Genova, in India (dove vive da anni) e Kathmandu, dove si ritrova saltuariamente a riprendere fiato. Chi volesse rimuovere il pensiero della morte dalla propria coscienza, non si avventuri nella lettura di questo libro. Chi volesse approfondire il privilegio non la frivolezza, di vivere, potrebbe avere in Oscar un quasi-maestro (anche se non sappiamo quanto sia auspicabile avere un guru o dei discepoli), "prima che muoia definitivamente a questo mondo".