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L'autore, innamorato del suo territorio di origine, ambienta il romanzo nella cittadina di Monte Sant'Angelo, sul Gargano, e nelle campagne circostanti. Le vicende si svolgono tra il 1953 e il 23 settembre 1968. Protagonisti degli eventi sono non solo i diversi personaggi, quanto la storia locale, legata al Santuario di San Michele, gli usi, i costumi e le numerose tradizioni. La trama comincia con lo stupro subito dalla giovane Giulia da parte di Carlo, cacciatore-macellaio spavaldo, dedito anche all'abigeato, attività questa che implica un codice da onorare sempre. Di Giulia s'innamora Paolo, giovane dabbene, che la sposa anche se incinta di un nascituro non suo. La nascita di Matteo rende felice genitori e nonni. Il bimbo cresce sano e intelligente, innamorato della vita di campagna, ma Paolo non ama questa vita grama e decide di emigrare in Francia, ove per causa del tutto fortuita trova la morte. La scomparsa di Paolo rinvigorisce la speranza di Carlo di sposare Giulia che, ormai vedova e madre di due figli, caparbiamente respinge le avances dello stupratore. In un finale veramente avvincente in cui compaiono fenomeni anche strabilianti, da un'astronave a padre Pio e alla fine ingloriosa di Carlo, si ricompone un quadro che sembrava non avere definizione.