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Riconoscere i segni. La comunicazione non verbale. -"Lei capiva meglio il linguaggio di suo figlio appena nato. Forse perché lui non mentiva: caldo, freddo, fame, sonno, paura di silenzio, voglia di coccole. Il suo linguaggio era chiaro. Quello di Valeriano invece sfuggiva. Gelosia: era amore o odio? Freddezza: era disinteresse o stanchezza? Passione: era rabbia o paura?"- (Da: Quel magico mondo lontano". Bianca Fasano) Chi di noi non vorrebbe essere capace di percepire, per conoscenza, cosa pensa di noi l'interlocutore? L'essere amato? Il figlio? Entrare, almeno in parte, nel pensiero degli altri, è possibile. Proviamoci. Con un intervento di MR scientist Fabrizio Fasano.