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È la notte del 6 giugno 2000. A Chiavenna, un placido borgo nella provincia di Sondrio, suor Maria Laura Mainetti, madre superiora di una Congregazione del luogo, viene martoriata con numerose coltellate in un viottolo. Morirà dissanguata. Il caso del "delitto di Chiavenna", uno dei più raccapriccianti della nostra storia giudiziaria, sconvolge le coscienze dell'intera nazione, non solo della comunità della valle. Dopo l'arresto delle autrici dell'assassinio - tre compaesane minorenni - affiorano risvolti sempre più perturbanti. Si evoca, come movente, un'entità dal nome quasi impronunciabile: Satana. L'avvocato Michele Cervati, all'epoca difensore della famiglia della religiosa, affronta la matrice dell'omicidio come emerge dalle carte processuali, pubblicando per la prima volta stralci di interrogatori, atti d'indagine, perizie, fotografie e sentenze. Questo libro cerca di approfondire lati della vicenda mai del tutto chiariti: le tre baby-killer erano completamente sane di mente? Hanno agito da sole? E qualcuno era a conoscenza del loro piano agghiacciante?