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In questo studio Nadya Zimmerman offre un punto di vista alternativo sulla cultura musicale degli anni sessanta e contesta la visione tradizionale di quel periodo che associa la controcultura di San Francisco all'antagonismo dei movimenti di protesta tipici dell'epoca. L'autrice prende in esame il periodo dall'autunno del 1965 all'estate del 1967 e ripercorre la storia culturale e musicale della San Francisco di quegli anni. Il libro, che si richiama ai valori dell'impegno etico e civile, offre una lettura fortemente critica e a volte aspra della controcultura americana, ma merita l'attenzione anche di chi non ne condivide le tesi di fondo, poiché mette in luce la complessità degli anni sessanta, un'epoca ricca di sfumature e differenze, non tutte riducibili al comune denominatore della conflittualità sociale e politica.