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Canfora, Carpi, Carr, Courtois ("Il libro nero del comunismo"), D'Orsi, Ferro, Flores, Fusaro, Graziosi, Melograni, Salvadori, Sebestyen. Questi sono solo alcuni dei tanti autori citati e analizzati in questo volume. Molti, da destra come da sinistra, hanno scritto e parlato della rivoluzione russa. Troppi, seppur in genere in buona fede, sembrano rimasti incagliati in quella che, secondo l'autore, è la grande menzogna staliniana: la Russia sovietica come esperimento socialista di stampo marxista. Tutti riconoscono che il Grande Fratello operò a lungo per cancellare la verità storica, ma nessuno sembra avere il coraggio di trarne le logiche conseguenze. I marxisti, oggi come ieri, vengono cancellati dalla storia con metodicità anche da questi autori. Si risponde qui, colpo su colpo, a quelle piccole e grandi incomprensioni. Ma qualcosa, forse, sta cambiando.