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Questa collettanea racchiude una serie di contributi sul tema del regionalismo differenziato, sviluppati in una prospettiva di confronto critico tra tributaristi e costituzionalisti. Prendendo le mosse dall'incompleta attuazione della riforma del titolo V della Costituzione operata nel 2001 e dall'evoluzione del contesto ordinamentale, i contributi contenuti nel volume affrontano gli interrogativi cruciali che ruotano attorno a tale evoluzione: le ragioni sottese alla richiesta di maggiore autonomia; i criteri secondo i quali rivedere i rapporti tra Stato e Regioni nel regionalismo differenziato; le garanzie per la coesione nazionale e il rispetto di quel "federalismo solidale" che era alla base della riforma del 2001. Per approfondire l'analisi e ampliarne l'orizzonte oltre il nostro ordinamento il volume si arricchisce di contributi di studiosi stranieri che hanno esaminato il ruolo delle Autonomie sia in Paesi a radicata tradizione unitaria, come la Francia, sia in Paesi in cui, come la Spagna, le richieste di autonomia differenziata sono sfociate in ipotesi di secessione, rendendo il tema politicamente molto sensibile. Auspichiamo che le analisi relative allo stato e alle prospettive del regionalismo differenziato nel nostro ordinamento, unitamente alle tracce delle esperienze di ordinamenti a noi vicini, possano fornire utili elementi di riflessione per la ripresa di un dibattito costruttivo sull'evoluzione delle autonomie territoriali nel contesto interno ed europeo.