Tab Article
«Il convegno "Alternative al processo penale? Tra deflazione, depenalizzazione, diversion e prevenzione" è nato dall'idea di costruire un momento di comune riflessione per un gruppo di studiosi accomunati nel loro percorso scientifico dal tentativo di rispondere ad un interrogativo che, negli ultimi decenni, l'ordinamento pone davanti agli operatori della giustizia penale: è possibile sfuggire all'ipertrofia delle incriminazioni, e dunque dei processi volti ad accertare le conseguenti responsabilità, quando il legislatore è il primo responsabile di tale situazione? La riflessione è stata assai proficua e ha consentito, in modo dialogico, di far luce sulla portata di tali percorsi, sulle loro criticità e sugli sviluppi futuri o "futuribili". Il fil rouge, non solo terminologico, dei diversi contributi è individuabile nel sostantivo "fuga". Fuga dal diritto penale, fuga dal processo (o dal dibattimento), fuga dalla tradizionale modello detentivo carcerocentrico, fuga dall'ordinaria sequenza reato/accertamento/irrogazione della sanzione penale/esecuzione. La via di "fuga" si guadagna attraverso strumenti di contrazione del controllo penale. Si è discusso di depenalizzazione in senso stretto, di modifiche in tema di procedibilità a querela, di particolare tenuità del fatto e di «depenalizzazione timida», ricercata attraverso la trasformazione di fattispecie criminose in illeciti civili sanzionatori. Quest'ultima porta con sé le discusse "pene private" e rappresenta un terreno apparentemente fertile, ma al contempo infido, nel quale muoversi con cautela, per non mercanteggiare la deflazione con la compressione delle garanzie fondamentali. Si è parlato di prevenzione, in diverse accezioni, ma soprattutto di quella praeter delictum, delle sue dilatazioni e degli approcci giurisprudenziali non sempre uniformi. La "fuga" (dal processo penale verso quello di prevenzione) rivela qui la massima accezione negativa del termine, concretizzando un succedaneo di repressione e comprimendo al contempo (se non annullando) le garanzie del cittadino...» (Dalla Prefazione)