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L'Eptaneso ionio è formato dalle isole di Corfù, Cefalonia, Zante, Itaca, Santa Maura, Cerigo e Paxò, nel Mediterraneo levantino. Dal trattato di Costantinopoli del 1800, che dà vita alla Repubblica delle Sette Isole Unite, al Congresso di Vienna del 1815 quando, sotto il protettorato britannico, nascono gli Stati Uniti delle Isole Ionie, per circa un ventennio l'arcipelago costituisce uno spazio intorno al quale gravitano tutte le Potenze euromediterranee, il pomo della discordia, un crocevia di interessi contrapposti. Un luogo che, grazie alla Costituzione del 1803, rappresenta il primo nucleo di formazione di uno Stato autonomo, anche se posto sotto la protezione russo-ottomana; essenzialmente il primo Stato greco e il primo laboratorio costituzionale non solo dell'area levantina, ma di tutto il mare Interno di inizio Ottocento. Il libro ripercorre le vicende politiche delle sette isole alla luce delle trasformazioni dovute all'arrivo dei francesi dopo la caduta di Venezia nel 1797 e, in seguito, degli inglesi, fino alla Costituzione del 1817. La nuova Carta, pensata e plasmata dal lord alto commissario Thomas Maitland, che in sette capitoli concentra i suoi principi, priorità e intenzioni, pone tutti i poteri nelle mani del governo britannico e dello stesso alto funzionario, costringendo l'Eptaneso a un evidente passo indietro rispetto al documento del 1803.