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Nel saggio d'apertura di questo volume, punto d'arrivo di una più ampia ricerca che ha coinvolto in modo sinergico studiosi di filosofia e di letteratura, Giuseppe Cacciatore si chiede quale significato possa essere associato oggi al termine "felicità": «È un'idea, un concetto, una costruzione mentale, un archetipo, una finalità, un godimento estetico, l'effetto di un desiderio, l'esplicarsi di una passione, un'utopia, un sogno, un valore?». A partire dalle riflessioni di Socrate, registrate nella forma dialogica da Platone, i contributi disegnano, attorno a questi e ad altri quesiti, un percorso organico, che va dal Trecento al Novecento (l'averroismo bolognese, Ficino, Fracastoro, Baldi e Tasso, la mistica secentesca, Vico, Manzoni, Dossi, Niccodemi, Pavese, Ricci). Emerge, in maniera evidente, il carattere fortemente polisemico di un "sentimento", che finisce per coinvolgere filosofia e politica, religione e arte, economia e antropologia, medicina e psicologia, sociologia e letteratura. Scritti di: Giuseppe Cacciatore, Vincenzo Caputo, Annalisa Castellitti, Noemi Corcione, Daniela De Liso, Domenico Giorgio, Sara Laudiero, Fabrizio Lomonaco, Anna Motta, Marcello Sabbatino, Giuseppina Scognamiglio, Fabio Seller, Valeria Sorge.