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Sensibilità ecologica, estetica politica, continuum natura/cultura, rinascita della comunità, ecofemminismo sono alcuni dei temi affrontati nel testo per descrivere, sulla base di una esperienza etnografica intensa, le proposte di vita degli ecovillaggi, mondi emergenti che, attraverso le loro pratiche sociali, definiscono nuove ecologie dell'appartenenza al cui centro sta il rinnovato rapporto con la natura, in un'ottica di co-creazione e interconnessione reciproca. Questi esperimenti di vita comunitaria non rappresentano fenomeni isolati e circoscritti, al contrario sono espressione di un movimento sociale transnazionale, diffuso in tutto il mondo, che trasforma presupposti e principi etico-culturali, tra cui una profonda sensibilità ambientale, in un paradigma ecologico di azione, generando mutamento a vari livelli della vita sociale. L'autrice ci conduce in un viaggio che si traduce innanzitutto in un incontro con le esperienze di donne che incarnano nei loro corpi e nelle loro storie la tensione vitalista da cui si origina la riconnessione con Madre Terra. Un percorso di ricerca che si origina dalla riflessione su uno dei grandi interrogativi dei nostri tempi: come riconferire umanità all'umano? Rifondando la donna e l'uomo come esseri sensibili, rispondono gli ecovillaggi, facendo del proprio essere nel mondo una esperienza di "sentire-con" altre donne e altri uomini, con i cicli e i processi naturali, con gli animali e le piante, insistendo sull'importanza dei sentimenti e delle emozioni che sorgono dall'incontro con altri esseri viventi.