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L'arbitro rituale svolge una funzione del tutto analoga a quella del giudice statale e, alla stregua di questo, deve essere imparziale. Da tale punto di vista tra arbitro e giudice ordinario non vi è alcuna differenza: entrambi sono in eguale misura tenuti all'esercizio della loro funzione e a garantire alle parti l'imparzialità del loro agire. Il presente lavoro ha l'obiettivo di studiare il sistema che l'ordinamento pone a presidio dell'imparzialità del giudice privato, anche al fine di eliminare ogni ostacolo all'utilizzo e diffusione del fenomeno arbitrale. Al centro della trattazione vi è non solo la persona del singolo arbitro, ma l'organo giudicante considerato nel suo complesso.