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Il volume ripercorre i momenti importanti della vita aziendale e privata di un maestro orafo contemporaneo: Adriano Chimento. Una persona che, con la propria arte, è figura di spicco della classe imprenditoriale che rappresenta il Made in Italy nel mondo. Cominciare, però, non è stato facile: per le condizioni del Paese, della famiglia e le tante "resistenze" che lo hanno tormentato. Il racconto ci regala la rievocazione di una giovinezza "andata via di corsa", dove le persone, gli oggetti e i luoghi che di essa hanno fatto parte si rianimano mettendo al centro della narrazione le cose importanti della vita. La famiglia, prima di tutto, e quel legame con il padre e la madre che diventa più forte nel rimpianto delle tante cose che Adriano avrebbe voluto e potuto dir loro. Ci sono poi gli amici e i luoghi in cui si svolgono i fatti, che sono animati da volti riconoscibili, spazi circoscritti e vissuti che bene rendono quel rapporto col territorio essenziale e solidale. Naturalmente, corre parallela alla vita dell'uomo quella dell'imprenditore, con i rischi, il coraggio della normalità e della pacatezza, con le convinzioni, le smanie e la bravura: quella di accorgersi strada facendo che la creatività non è un semplice appellativo, ma qualcosa che viene dal cuore. Appunto, come a seguire la direzione dei "raggi di luce su mille specchi inclinati" che, come la vita, hanno molte sfaccettature.