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"L'essere umano è davvero 'nobile nella sua ragione e infinito nelle sue capacità' come scrisse William Shakespeare nell'Amleto? È davvero perfetto, 'a immagine e somiglianza di Dio', come asserisce qualche studioso della Bibbia? Nient'affatto". Comincia così, con un'affermazione netta e provocatoria, il nuovo libro di Gary Marcus. Il nostro organismo, sostiene lo psicologo della New York University, è paragonabile a una delle icone pop della televisione degli anni Ottanta, a quel McGyver diventato la personificazione dell'arte di arrangiarsi. E destino identico l'evoluzione sembra aver riservato alla nostra mente, nonostante molte persone, tra cui anche alcuni scienziati, storcano il naso. Il nostro cervello è infatti, secondo la colorita e divertente immagine che caratterizza tutto il libro di Marcus, niente più che un "attrezzo" messo insieme alla bell'e meglio con ciò che il meccanismo evolutivo della nostra specie aveva a disposizione. Inelegante, efficace ma tutt'altro che perfetto: altrimenti, si chiede - e ci chiede - l'autore, perché la gente a volte vota contro il proprio interesse o i politici insistono a difendere certe loro decisioni sbagliate? Perché siamo in grado di riconoscere il volto di una persona vista decenni prima ma a volte non riusciamo a ricordare cosa abbiamo mangiato a colazione ieri?