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Nel corso dell'intero 2007, Paolo Zappaterra, fotografo ferrarese che ha al suo attivo molte ricerche "sul campo", ha perlustrato ogni angolo dell'arco montano e collinare emiliano-romagnolo, producendo un vero e proprio racconto per immagini, di grande potere evocativo. Atmosfere, ambienti, architetture, mutamenti e adattamenti a opera dell'uomo e della natura che, fermati dall'obiettivo, restituiscono il paesaggio come un insieme i cui caratteri distintivi derivano dalla natura, dalla storia umana e dalle reciproche interazioni. In questa lettura l'architettura rurale si rivela nella sua semplice bellezza, struttura funzionale al paesaggio, in un territorio dove le tracce dell'uomo, il suo rapporto con la terra, costituiscono una significativa stratificazione. Autentico paradigma del concetto di "bene culturale", l'architettura rurale, soprattutto in Emilia Romagna, è stata oggetto di studi in cui si sono cimentati, nella ricognizione e nella proposta di originali linee operative, personalità del mondo universitario come Lucio Gambi e Paolo Monti, tra gli altri.