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"La musica ha sempre preteso un'immagine, come indispensabile complemento della sua fuggevole, immateriale natura fisica. E già molto prima dell'avvento dei videoclip i fotografi hanno catturato le scie di fiammeggianti chitarre lanciate a sfidare il cielo, le espressioni intense di facce che portavano note incise sul volto, le notti chiaroscurate del jazz, acconciature, attimi fuggenti, dinamiche mobilità sonore, backstage eccitati o malinconici, metamorfosi, pubblici in estasi, complicità collettive, perfino il beat delle cadenze storiche. A mettere insieme in un'ideale, infinita libreria, tutte le immagini significative che riguardano la musica, verrebbe fuori la più imperiosa e completa sinfonia del Novecento." Gino Castaldo. Le immagini descrivono i luoghi, le situazioni, i protagonisti e gli oggetti. Ecco allora il palco e il backstage, la notte e la vita quotidiana, il corpo, la chitarra, il cappello, gli occhi e tutto ciò che ruota intorno alla musica dai fan ai locali storici, dalle ville alle sale d'incisione.