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Durante le riprese di Shining Kubrick confidò a Jack Nicholson: "in un film non si cerca di fotografare la realtà, si cerca di fotografare la fotografia della realtà". Le sue parole in maniera apparentemente inspiegabile richiamano l'opera di Caravaggio. Questo saggio è un tentativo di scalfire la superficie del visibile, del consueto, del rassicurante, puntando in profondità ad analizzare le sovrapposizioni della poetica di due geni assoluti dell'arte solo a prima vista distanti, ma che si incontrano sul terreno della ricerca della verità e del suo rapporto con il reale. Un viaggio avvincente in cui la struttura stessa si fa contenuto. Il testo infatti si configura come un monolite, accoglie al suo interno una costellazione di rimandi, dei veri e propri varchi, che ci conducono in direzioni inaspettate, parallele, sorprendenti, in grado di amplificare la nostra esperienza. Prefazione di Gianvincenzo Cresta.