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"L'immediatezza e l'immersione nella realtà spesso bucolica ispirano l'opera: un presente che diventa agognato, sognato e al tempo stesso virtuale, questo è l'assunto, o gli elementi basilari dei versi di Clarissa Vokan. Se per un certo aspetto la lettura è agile scorrendo lineare, si oppone ad essa una ricerca che è la costante intuizione dei paradigmi dell'esistenza del creato. Facile è comprenderla, meno semplice abbracciarla, infatti non tutti riescono ad accettare il sentimento della purezza intrecciato alla denuncia dell'indifferenza, o inchinarsi alla parte migliore dello scibile cui la Vokan si richiama." (Dalla prefazione di Guido De Meola)
