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Lettere che nascono dal cuore e che al cuore sono indirizzate: solo in questo modo è forse possibile riassumere un testo che, per molti versi, sfugge a ogni possibile caratterizzazione. Con "Bellezza da spartire" infatti Eugenia Gay offre al lettore la possibilità di osservare non solo gli eventi di una vita, ma anche di accedere alla porta della sua anima, nel profondo. Senza indugiare nei filtri letterari della poesia e del racconto, ma al tempo stesso senza rinnegarli, Eugenia Gay apre quella porta e lascia che le parole si facciano tramite del proprio sentire, dei propri ricordi, delle proprie esperienze, riportando il tutto sulla carta sotto forma di lunghe lettere indirizzate alle figlie e alla madre, o più semplicemente di memoriale delle proprie riflessioni.
