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È un viaggio intrinsecamente al femminile quello affrontato da Concetta Gulino nella sua silloge "Nero su bianco" e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che ha scelto di rappresentarsi con il nome assolutamente archetipico di Eva. Eva, la prima donna, l'essenza stessa di quel mondo forte e fragile, limpido e conflittuale insieme che è il femminile. Un femminile che, e questo è molto interessante, guarda se stesso a prescindere, non in contrapposizione al maschile, che pure è marginalmente presente, ma femminile che si racconta nel suo volersi ritagliare una dimensione di incontrovertibile purezza.