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La storia tragicamente vera di una delle relazioni più scandalose del XVII secolo. E di un ritratto mai ritrovato. Amsterdam. È un giorno di luglio del 1650 quando Geertje Dircx viene prelevata per strada dalla polizia cittadina, costretta a salire su una carrozza e portata nella prigione di Gouda. Nessun processo, nessuna possibilità di difendersi: Geertje, in quella prigione, resterà per molti anni. Dietro il suo arresto non c'è che lui. Il suo grande amore. Il pittore più famoso del suo tempo, che sulla tela riesce a dipingere come se Dio stesso illuminasse uomini e cose, stanze e volti, l'uomo cui Geertje ha dedicato gli anni migliori della sua vita, pur senza un matrimonio legittimo, è in realtà un avido protettore della propria reputazione. Arrivata in casa di Rembrandt come bambinaia, dopo la morte della moglie Geertje è infatti rimasta accanto a lui, intrecciando una lunghissima relazione, che sarà sempre clandestina. Finché, nella vita di Rembrandt si affaccia un'altra donna, e per Geertje non c'è più posto. Manipolatore, donnaiolo, freddo e calcolatore: il ritratto di Rembrandt che emerge da questo romanzo è inedito e scandaloso, e per la prima volta la figura di Geertje viene raccontata in tutta la tragica forza della sua lotta per la verità. Una verità che tuttora non è stata portata completamente alla luce - così come il misterioso, unico quadro che la ritrae, mai ritrovato.