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"Storie incrociate che camminano sul filo dei ricordi, tratti di mistero che incrociano speranze irriducibili. La luce delle torce di una processione illumina i percorsi inviolabili di ognuno dei protagonisti e apre orizzonti inesplorati. Storie che vengono da lontano, da tradizioni e radici che l'attualità non nasconde, e chiedono solo di avere un futuro. Il racconto, nei racconti, diventa interrogativo profondo e si fa traccia sapiente di esistenza. Quello di Mario Contento è un romanzo i cui capitoli si staccano e si ricompongono con studiata leggerezza. In un mondo in cui l'unità delle parti sembra destinata a restare nel parcheggio delle priorità che non precedono mai nulla, ecco un esempio di incursione positiva nel fortino delle illusioni dove l'egoismo è tale da trasformare le distanze in suggestive ma false relazioni." (Nico De Vincentiis)