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Nell'ultimo ventennio del secolo scorso alcuni manager di area cattolica, ormai lontani dagli impegni di lavoro (perché in pensione o per aver scelto il monastero), riflettono sulle esperienze della loro vita: gli incontri fondamentali, i successi e i fallimenti. Si chiamano Filiberto Guala, Luigi Beretta Anguissola, Giuseppe Parenti e, sullo sfondo, lo straordinario carisma di Giorgio La Pira. I fatti della loro sfera individuale sono strettamente connessi alle luci e alle ombre della realtà italiana negli anni Cinquanta e Sessanta, anni di ricostruzione e di rinascita, vissuti alla guida di grandi aziende (INA-Casa; RAD, al confine con la politica. Mentre l'Italia si avvia a un «boom» non soltanto economico, già si avverte qualche scricchiolio. Era un'Italia diversa. Forse migliore? Da questo quadro emerge nitidamente il contributo dato alla crescita del nostro Paese da quella generazione di laici cattolici che trovarono nella fede le ragioni di un impegno entusiasta.