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Sono passati più di quindici anni dalla morte dei "martiri di Tibhirine", i sette monaci trappisti rapiti in Algeria da un gruppo di terroristi islamisti, ma la memoria della loro vicenda è ancora molto viva. Il successo del film Uomini di Dio (vincitore del Gran premio della Giuria a Cannes nel 2010 e campione di incassi in Francia e in Italia) ha reso popolari le loro figure presso il grande pubblico. Nel 1997, nel primo anniversario della morte, Àncora pubblicò "Martiri in Algeria", che raccoglieva il Testamento di padre Christian e quattro lettere dell'allora Abate Generale dei Trappisti, padre Bernardo Olivera. Questo nuovo libro - che riprende, integra e aggiorna il volume ormai esaurito del 1997 - ripercorre, grazie ai racconti dei testimoni diretti, la cronaca drammatica degli eventi di allora e soprattutto aiuta a comprendere come il seme evangelico gettato dai sette martiri con il sacrificio della loro vita, fatta di dialogo e rispetto dell'altro, abbia germinato in questi anni nelle coscienze di cristiani, musulmani e non credenti. Chiude il testo un intenso commento del Testamento di padre Christian, una delle pagine più incandescenti della spiritualità contemporanea.