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Il diffuso interesse per la procedura internazionale induce ad un'attenta riflessione sulle differenze tra processo interno e processo internazionale e ad uno studio sistematico delle relative fonti normative. La ricostruzione e l'inquadramento teorico dei principi generali del processo internazionale non possono prescindere dalla giurisprudenza della Corte internazionale di giustizia e dal contributo essenziale che essa ha dato allo sviluppo di un autonomo diritto processuale internazionale. L'analisi di oltre settant'anni di giurisprudenza della Corte dimostra, infatti, che essa non si è limitata ad un'attività di mera rilevazione ed applicazione di norme già consolidate sul piano internazionale. In molti casi, l'interpretazione che essa ne ha dato ha consentito di precisarne la portata e di ampliarne la sfera di applicazione, adattandole alle circostanze concrete e ricavandone per deduzione regole specifiche «trasferibili» anche alla procedura consultiva. In altri casi, la Corte ha enunciato un nuovo principio o una nuova regola procedurale, di fatto «creando» diritto. Così facendo, la Corte è spesso pervenuta a soluzioni originali ed innovative rispondenti all'esigenza di garantire la buona amministrazione della giustizia e l'uguaglianza delle parti nel processo.