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Figlio del più noto Bartolomeo, Achille Pinelli nasce a Roma nel 1809 e muore a Napoli nel 1841. Il pittore realizza tra il 1832 e il 1835 una serie di circa duecento acquerelli, tutti conservati presso le raccolte del Museo di Roma, dedicati alla rappresentazione delle chiese della città con in primo piano episodi desunti dalla vita quotidiana di popolani e borghesi. In queste vedute vengono riprodotti molti edifici oggi non più esistenti e pur con qualche imprecisione e ingenuità, forniscono una preziosa testimonianza di angoli della città scomparsi o radicalmente mutati nel corso del tempo. Le vivaci scene che animano le vedute evocano invece lo stile di Bartolomeo, come nel caso dell'acquerello ambientato nei pressi della chiesa di Santa Maria della Scala, che presenta in primo piano la festa dei montanari abruzzesi culminante con il "ballo dell'orso" o la festa delle fragole che si teneva nella piazza antistante il Pantheon il 13 giugno, festa di sant'Antonio, quando una piccola statua del santo, in un tabernacolo adorno di fragole e foglie, veniva portata in corteo per le vie della città. Sono inoltre esposte in mostra, in omaggio allo stile del padre Bartolomeo, scene che illustrano la pittoresca vita romana dell'epoca tratte dalle più note incisioni realizzate da quest'ultimo quali: La bottega del ciabattino La Carrettella delle ottobrate, in cui Achille Pinelli illustra il ritorno da una scampagnata di "minenti" romane, ovvero di giovani popolane eminenti per ingegno e vivacità.