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Testimone di allegria, un Santo anomalo si aggira, nello scenario di un medioevo fantastico, con il suo seguito di stravaganti fedeli: saltimbanchi, pirati, inventori, becchini, incantatori, pittori impertinenti, orchi benevoli, sirene mute, merli parlanti, angeli malinconici, diavoli falliti, prostitute devote. Di qui un succedersi, tra arguzie e irriverenze, di avventure bizzarre, eventi inaspettati, incontri singolari, amori inconsueti, miracoli assolutamente improbabili. Col tono scettico e arguto del racconto filosofico e insieme la grazia ingenua di un cantare popolare, si dipana così una sommessa epopea degli esclusi dove il dolore del mondo sì riscatta sotto il segno di una serena allegrezza e dove l'ordine e l'anarchia, la carne e lo spirito, la fede e il dubbio tentano di stabilire tra loro i fondamenti di una nuova e pacata alleanza. Nel momento in cui in tante parti del mondo risuona minaccioso il fragore delle armi, il messaggio trasmesso dalla giocosa storia di Banduccio risulta consolante: ci salverà l'allegria; e quando sia permesso scherzare con i santi risulterà possibile, almeno nel futuro, fare a meno dei fanti.