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«L'aeroplano è simbolo del futurismo. Questo prodigioso congegno alato, che prima corre sulla terra, tanto veloce da potersene alfine staccare per librarsi nell'aria al disopra di ogni via battuta e d'ogni ostacolo [...] Aeroplani, dunque, è il migliore dei titoli che si potesse dare ad un libro di canti veramente futuristi, cioè in aperto contrasto con ogni tradizione ideologica ed artistica, cioè nuovi nell'ispirazione e nella forza, cioè liberi, audaci e battaglieri». (Filippo Tommaso Marinetti) Con una prefazione di Giampaolo Pignatari.