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Tra gli adolescenti, soprattutto tra le ragazze, i disturbi del comportamento alimentare - dall'anoressia alla bulimia, fino ad arrivare a un rifiuto totale del cibo - rappresentano una patologia che si manifesta con sempre maggiore frequenza, imponendosi con forza all'attenzione di psicoanalisti e psicoterapeuti. Il libro raccoglie una serie di casi clinici, trattati con una terapia psicoanalitica, attraverso i quali gli autori mettono a fuoco i meccanismi che sottendono questi disturbi, le cui cause sono rintracciabili nella prima infanzia, nonostante in molti casi la malattia si manifesti in modo acuto dopo uno sviluppo infantile apparentemente asintomatico. Problemi nel rapporto tra madre e lattante o il fallimento della funzione paterna sono gli ostacoli a uno sviluppo armonico che fanno comprendere le condizioni dell'anoressia e della bulimia. Nella narrazione dei casi emerge anche la difficoltà della presa in carico di questi pazienti, che difficilmente riconoscono i propri bisogni e accettano di farsi aiutare. La descrizione delle angosce e delle strategie di difesa utilizzate contro i sentimenti di dipendenza e la tentazione di accettare qualcosa da un'altra persona sono centrali e costituiscono anche lo spunto per la scelta del sottotitolo, che rimanda da una parte allo sforzo compiuto dai pazienti per accettare qualcosa dagli altri e dall'altra alla capacità dei terapeuti di saper accettare le loro proiezioni talvolta violente.