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"Il senso della vita tra logoterapia e cognitivismo esistenziale" è un libro che ha come obietto quello di dare un contributo alla psicologia clinica e alla ricerca, con un approccio umanistico-esistenziale, centrato sul senso della vita che Viktor Frankl ha ideato e applicato nella Logoterapia. I contenuti di questo libro hanno, infatti, un costante riferimento ai significati esistenziali (come quelli della vita, della morte, dei sintomi e delle relazioni) come fattori determinanti per la crescita umana e per la psicoterapia. Da queste pagine emerge come troppo spesso nella psicopatologia si lascino impliciti temi esistenziali, quali i processi cognitivi e metacognitivi, le emozioni, le sensazioni, le relazioni e i comportamenti. Per questo motivo, il libro si pone in linea con il cognitivismo classico e con una psicologia aperta alla cura e al benessere globale. Gli otto autori condividono, perciò, l'approccio umanistico-esistenziale per rendere giustizia alla realtà specificamente umana che si realizza non solo con la propria autodeterminazione ma, soprattutto, con lo sviluppo dell'autotrascendenza prosociale che è considerata come confine ultimo tra psiche e spirito. Ognuno degli autori che ha preso parte a questo progetto, nello specifico, vuole dare un contributo proprio per ciò che c'è di più specifico nell'essere umano: i valori morali. L'approccio cognitivo-esistenziale non è nuovo in Europa ma, attualmente, in America Latina è tra quelli in maggior crescita fra gli psicoterapeuti e fra le altre professioni di aiuto. E questo grazie anche alle ricerche, passate e presenti, a cui abbiamo contribuito. I prossimi traguardi che questo testo propone saranno la ricerca intercontinentale e la sua applicazione clinica con una testistica congruente.