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Questo volume contiene numerosi contributi di eminenti studiosi che hanno avuto un ruolo internazionale di primo piano, sia con le loro ricerche che con le loro pubblicazioni, impegnandosi anche in attività organizzative e promozionali delle discipline sociologiche. In tali vesti hanno potuto sperimentare l'apporto offerto da Roberto Cipriani in qualità di sociologo sovranazionale, volto a far apprezzare l'approccio scientifico italiano riguardante le maggiori problematiche sociali. Gli autori qui presenti hanno conosciuto lo studioso romano per una frequentazione a volte breve ma più spesso duratura, lunga alcuni decenni, e per questo esprimono il loro punto di vista su diversi temi della sua produzione scientifica e sulla sua dedizione agli aspetti programmatici e realizzativi dell'impresa accademica e professionale. In particolare, vengono analizzate e discusse criticamente le pubblicazioni concernenti le ricerche empiriche in Italia e all'estero (a Orune, in Sardegna; a Episkepsi, in Grecia; a Nahuatzen, in Messico; ad Haifa, in Israele; a Piekary, in Polonia), le indagini sulla religiosità italiana e sui giubilei, le produzioni di sociologia visuale (soprattutto in Italia e Spagna), le inchieste sul campo sulla religiosità popolare (in particolare in relazione alla Settimana santa e alla figura del "Cristo rosso" di Cerignola) e le proposte innovative di metodologia quantiqualitativa. Uno spazio preminente è dedicato alla trattazione della sua teoria più nota, quella della "religione diffusa". Completano l'opera l'argomentata introduzione del curatore, Costantino Cipolla, e la replica dettagliata del destinatario, Roberto Cipriani.