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Breve è la felicità di Takeo, l'erede degli Otori, e della sua sposa Kaede, signora di Shirakawa e Maruyama. Fujiwara, il nobile di corte che si riteneva fidanzato con lei, non le perdona di avere sposato Takeo. Arai Daiichi, il signore della guerra ormai sovrano dell'intero paese, non sopporta che i due abbiano osato convolare a nozze senza chiedergli il permesso. Inoltre i perfidi zii di Lord Shigeru attendono nell'inespugnabile Hagi la sconfitta di un erede che non riconoscono. "Dovrai combattere cinque battaglie per ottenere la pace: quattro le vincerai, una la perderai" aveva detto la profetessa della montagna a Takeo. E la profezia sembra avverarsi. Terzo e ultimo volume della grande saga ambientata in un Giappone immaginario, "Lo splendore della luna" narra la fase cruciale della leggenda degli Otori in un susseguirsi di battaglie ed emozionanti colpi di scena. Con la consueta sapienza narrativa, che coniuga liriche note paesistiche a crude immagini della follia umana, Lian Hearn conduce il lettore nei meandri più intricati e suggestivi dell'intero ciclo, mostrando come, sotto il chiarore di una luna "che mai chiede a chi appartenga la notte", umili e potenti, eroi e malvagi siano, in fondo, solo "pedine sulla scacchiera del destino".